Importanti informazioni
Dove e cosa mangiare. Sono tanti i ristorantini con vista mare dove degustare i prodotti tipici locali, non puoi lasciare le 5 terre senza aver degustato lo Sciacchetrà – vino passito prodotto dai vitigni Bosco, Albarola e Vermentino – e le acciughe salate di Monterosso (pan du ma). La regione ligure si afferma come zona interessante sul piano culinario in Italia, portando in tavola ricette uniche dalla tradizione antica, ma anche piatti profumati interpretati in chiave moderna. La cucina ligure è la vera essenza della cucina mediterranea: piatti poveri, gente di campagna, montanari e naviganti, alimenti semplici, diventati oggi simbolo di un prestigioso ritorno al passato.
Dove sono le Cinque Terre?
Le Cinque Terre si trovano nella parte orientale della regione Liguria, a circa 85 Km da Genova e 10 Km da La Spezia.
Cinque terre
È un tratto di costa ligure, indicato come Riviera di Levante o Riviera Spezzina, in provincia di La Spezia che comprende cinque borghi, anticamente chiamati “terre”: Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore. Di questi solo Monterosso, Vernazza e Riomaggiore sono dei comuni, gli altri sono invece delle frazioni di quest’ultimi. La loro principale caratteristica è quella di essere dei centri urbani costruiti su speroni rocciosi di costa. Questa originalità ha determinato nel 1997 l’inserimento dell’intera area nell’elenco Unesco dei Patrimoni dell’umanità, nel 1998 l’istituzione dell’Area marina protetta Cinque Terre e nel 1999 la fondazione del Parco nazionale delle Cinque Terre. La fondazione ed anche conformazione attuale risale al Medioevo quando gruppi di popolazione, che avevano creato i loro insediamenti nei pressi del fiume Vara, decisero di spostarsi verso il mare favoriti dall’incremento demografico e la momentanea attenuazione della minaccia islamica lungo le coste. È importante specificare che questi centri non nacquero come città marine bensì agricole, per questo motivo un’altra caratteristica di questa area affascinante è proprio la presenza di terrazzamenti per le colture sul fianco dei monti.
Monterosso al mare
Il suo nome deriva dalla tipica colorazione del cielo al tramonto che in questo caso irradia il monte su cui sorge il centro abitato. È il comune più ad ovest dei cinque e con maggiore densità di popolazione; composto da due insediamenti: il centro originario, più antico, e quello nato in seguito a scopo turistico, Fegina. Simbolo dell’intero borgo è la statua di Nettuno anche chiamata “il Gigante”; la scultura che sembra fuoriuscire dalla roccia è alta 14 metri ed è stata realizzata in cemento armato nei primi anni del Novecento. La figura che oggi ammiriamo era differente in origine, infatti, sorreggeva una terrazza dalla forma di conchiglia che si distaccava dal complesso architettonico alle sue spalle, Villa Pastine. Purtroppo, durante la Seconda Guerra Mondiale i bombardamenti distrussero la villa e mutilarono la scultura delle braccia e di una delle gambe, oltre che della conchiglia. È proprio in questa zona meravigliosa che il poeta Eugenio Montale decise di soggiornare durante le estati per poter trarre la giusta ispirazione per le sue opere, tuttavia, la villa in cui visse oggi è una residenza privata pertanto non è visitabile.
Vernazza
È il secondo comune, in successione, dopo Monterosso ed ha come frazione il successivo borgo di Corniglia. All’interno del centro cittadino non è possibile circolare con le automobili per via delle strette vie, i famosi caruggi, ma è consentito solamente ai residenti; è possibile parcheggiare presso un ampio parcheggio a pagamento all’ingresso del borgo. Il simbolo del paese è la Torre Belforte del Castello dei Doria, che mostra un panorama sublime dalla sua terrazza verso la costa. La fortezza ha una conformazione irregolare che si adatta a quella della roccia su cui è stata costruita ed aveva scopo difensivo per prevenire le scorrerie dei pirati saraceni.
Corniglia
È la più piccola tra le cinque terre, per questo frazione di Vernazza, è l’unico centro a non affacciarsi sul mare. Infatti, famosa è la scalinata formata da 377 gradini e 33 rampe che dal paese scende verso il mare, chiamata Lardarina. Non avendo un porto la sua economia è basata sull’agricoltura e i suoi terrazzamenti sono ricchi di vigneti per la produzione di un ottimo vino bianco. Conosciuto fin dal Trecento come il bianco Vernaccia di Corniglia, il poeta Giovanni Boccaccio ne vantò le sue qualità nel Decamerone. La produzione vinicola pare abbia origini già in epoca romana tanto che sono state rinvenute anfore in terracotta che sembrano far emergere le origini del nome di questa località, Gens Cornelia cioè “della famiglia Cornelia”.
Manarola
È frazione di Riomaggiore ed è soprattutto famosa per la presenza della Via dell’Amore, un sentiero pedonale di 1 km circa che collega Manarola a Riomaggiore. Il passaggio a picco sul mare, fu realizzato verso la fine degli anni Venti intagliando la roccia, ma è solo una parte di un percorso più lungo conosciuto come Sentiero Azzurro di 12 km circa che attraversa tutte le Cinque Terre, da Riomaggiore a Monterosso. Questa caratteristica, che la rende nota nel mondo, richiede però una costante manutenzione a causa di frequenti frane e fenomeni erosivi per questo il sentiero è soggetto a bigliettazione. Sfortunatamente nel 2012 a causa di una frana è stato chiuso al pubblico ma ad oggi è stato riaperto un breve tratto.
Riomaggiore
È l’ultimo comune ad oriente delle cinque terre ed è stato costruito nella valle dell’antico torrente Rivus Major, prendendone da esso l’appellativo. Alle spalle della valle è possibile ammirare il Monte Verugola costituito da tre cime che sono diventate il simbolo del paese tanto da apparire sul suo stemma comunale. Nello stemma le tre vette sono circondate da una serie di grappoli d’uva che riferiscono alla fruttuosa attività operata sui terrazzamenti delle colline, la viticoltura. Anche questo centro è noto per la produzione di vino, il Cinque Terre Sciacchetrà, che ha ottenuto la denominazione DOC e viene esportato in tutta Europa. Immancabile la presenza di un’architettura difensiva ancora oggi visibile sul colle Cerricò che sovrasta la scogliera, ha forma quadrangolare e presenta due torri circolari, il Castellazzo di Cerricò.
Come raggiungere le cinque terre
Collegamenti ferroviari
Il treno è sicuramente il mezzo più comodo ed economico per visitare le Cinque Terre che si trovano sulla linea La Spezia - Genova. I treni fermano nelle stazioni delle Cinque Terre con cadenza: circa un treno ogni 20 minuti. Per accedere ai sentieri delle Cinque Terre ed usufruire dei servizi aggiuntivi all’interno del Parco Nazionale delle Cinque Terre consigliamo di acquistare la Cinque Terre Card. Suggeriamo di pernottare nei paesi di Monterosso e Levanto in quanto serviti anche da treni interregionali.
Genova ha due stazioni principali Genova Principe e Genova Brignole e decine di piccole stazioni urbane. Inoltre, tutte le località costiere del Genovesato dispongono di una stazione ferroviaria e anche i maggiori comuni dell'entroterra.
Per i collegamenti nazionali e i trasferimenti ferroviari all'interno del territorio, fare riferimento alle ferrovie italiane, oppure alle principali stazioni genovesi:
-Stazione Genova Principe
-Stazione Genova Brignole
Speciale Sconti per famiglia: per spostarsi in BUS / Metro o Treno, nell'area genovese, e per le visite ai musei cittadini (City Pass).
Collegamenti stradali ed autostradali (Per informazioni ci si può rivolgere alla Società Autostrade)
Riomaggiore e Manarola
Giunti con l'autostrada A12, provenendo da Genova o Livorno oppure con l'autostrada A15 provenendo da Parma con uscita al casello autostradale di La Spezia, si prosegue lungo la litoranea delle Cinque Terre SS 370 incontrando prima Riomaggiore (15 Km) e poi Manarola (18km). La strada è agevole e panoramica. Altra possibilità è all'uscita del casello autostradale di Brugnato sulla A12 Genova - La Spezia, quindi proseguire su strada statale per Pignone, Soviore, Monterosso
Vernazza e Corniglia
Sono i due paesi delle Cinque Terre più isolati da raggiungere in auto perché la strada che le collega è molto stretta e tortuosa. Se si fa una visita di passaggio sconsigliamo vivamente di andare a Vernazza e Corniglia in auto.
Monterosso:
Il miglior modo per raggiungere Monterosso è uscire sull'autostrada A12 al casello di Levanto - Carrodano, prima di arrivare al paese di Levanto alla seconda rotatoria prendere per direzione Monterosso.
Parcheggi nelle Cinque Terre:
In tutte le Cinque Terre gran parte dei parcheggi è riservata ai residenti e la possibilità di posteggi è piuttosto limitata. È quindi consigliabile l'uso del treno.
Collegamenti aerei
Gli aeroporti più vicini alle Cinque Terre sono l'aeroporto di Pisa (Galileo Galilei) e l'aeroporto di Genova (Cristoforo Colombo) nel quartiere di Sestri Ponente a pochi chilometri dal centro città. E' collegato con il centro e alla Stazione di Genova Principe grazie alla linea dedicata (Volabus)
Collegamenti marittimi
Alla Stazione Marittima di Genova approdano e salpano traghetti diretti verso tutti i principali i porti del Mediterraneo. Nell'area portuale dedicata al trasporto passeggeri sono ubicati cinque Terminal Passeggeri: tre adibiti principalmente al traffico traghetti (sono i terminal di Calata Chiappella, Ponte Caracciolo e Ponte Colombo) e due (la Stazione Marittima di Ponte dei Mille e la Stazione Marittima di Ponte Andrea Doria) esclusivamente dedicati al traffico crociere per l'elevato standard qualitativo e di sicurezza e per le specifiche attrezzature di collegamento con la nave.
Per le escursioni turistiche e gli itinerari in battello, come il giro turistico del porto di Genova o i collegamenti con le località costiere del Levante Ligure, sono attivi specialmente nella stagione estiva servizi di trasporto via mare.
Nel periodo estivo, è possibile usufruire di un servizio giornaliero di battelli, che consente di ammirare l'intera fascia costiera delle Cinque Terre e muoversi fra i suoi paesi e le località limitrofe.
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alle ore 2:56 del 10 novembre
Mio fratello ed io abbiamo deciso di regalare un fine settimana alle Cinque Terre a mamma e papà, per festeggiare i loro 40 anni di matrimonio. Niente di più azzeccato perché hanno potuto visitare paesini mai visti prima, respirare ancora un pizzico di aria di mare, e giornate di sole prima dell'arrivo dell'autunno. Si sono divertiti tanto e si sono gustati a pieno la mini vacanza. Senza Sabrina, la mia cara amica consulente viaggi, non sarei riuscita ad organizzare il tutto. Lei pazientissima e ultra preparata riesce a trovare la giusta soluzione ad ogni richiesta. Grazie Sabry!!!